DANTE A VERONA Un libro di Alessandro Anderloni. In libreria e on line da dicembre 2020

 Le Falìe

Gennaio 1320. Dante Alighieri è a Verona, nella città che gli fu «primo refugio e primo ostello» e dove soggiornò prima con Bartolomeo e poi, per lunghi anni, con Cangrande della Scala. Come per le altre tappe del suo esilio, anche quella veronese è suffragata da poche certezze e da molte supposizioni. Il testo teatrale Dante a Verona affonda a piene mani in un materiale dove le fonti storiche e i rimandi dalla Commedia si mescolano con le leggende, gli aneddoti o le vere e proprie invenzioni. La scena si svolge negli ultimi giorni del soggiorno scaligero, restituendo il sapore della Verona medievale, verosimile a noi lettori di settecento anni dopo con la scelta di far parlare ai personaggi la lingua di oggi: il dialetto per i popolani, l’italiano per i nobili e i dotti. Un coro si fa narratore dell’incontro di Dante con le donne che lo immaginano andare e venire dall’inferno, con gli artigiani che già recitano a memoria gli endecasillabi della Commedia, con le supponenti dame e i vanesi cavalieri, con i canonici, i religiosi e i filosofi che lo attendono nella chiesa di Sant’Elena per la Questio de aqua et terra che disputerà il 20 gennaio e infine con Cangrande. Ma l’incontro tra il Poeta e il mecenate ha il sapore di un addio: è tempo che il “ghibellin fuggiasco”, con la famiglia che lo accompagna, si congedi da Verona.

Alessandro Anderloni è autore e regista di più di cinquanta testi teatrali. Si è dedicato a Dante e alla Divina Commedia durante gli studi in Lettere Moderne e poi con un’intensa attività di divulgazione didattica, nelle scuole e in carcere. Dalla Commedia, di cui interpreta molti canti a memoria, ha tratto monologhi e trasposizioni sceniche di prosa e di teatro-danza. Ha ideato il progetto “Dante 700: Verona onora Dante” per il settimo centenario della morte di Dante nel 2021.

Alessandro Anderloni
Dante a Verona
Prefazione di Paolo Pellegrini
In libreria e on line