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sabato 08 novembre 2025, Ore 20.30
Chiesa Parrocchiale di Altissimo (VI)
CANTATA DI PARADISO
Alessandro Anderloni, Mauro Palmas, Alessandro Foresti
“Farsi amico” il Paradiso di Dante, la terza cantica della Commedia, la più stupefacente, luminosa, divina, ma anche la più ostica, la più lontana dal nostro mondo terreno. Il racconto di un viaggio in un luogo che è solo luce e suono, di un pellegrino che con Beatrice attraversa i cieli planetari fino alla Candida Rosa dei beati e alla visione di Dio. Come non perdersi in tanta bellezza? Come non farci travolgere dalle terzine tra le più alte ma anche tra le più complesse della storia della poesia di ogni tempo? Lasciandoci andare alla «dolce sinfonia di paradiso», ascoltandola con gli orecchi dell’anima e del cuore, non con quelli della ragione. Narrazione e musica permettono di compiere un viaggio grandioso, dove la ritmica degli endecasillabi di Dante è accompagnata dalla danza del liuto e del liuto e dalla grandiosità e dolcezza dell’organo, in una sinfonia di «tredicimila poliedri» a cui il poeta russo Osip Ėmil’evič Mandel’štam paragonava la Commedia, definendola «un organo di una potenza smisurata».
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domenica 09 novembre 2025, Ore 20.45
Chiesa Parrocchiale di Bovolone (VR)
CANTATA DI PARADISO
Alessandro Anderloni, Mauro Palmas, Alessandro Foresti
“Farsi amico” il Paradiso di Dante, la terza cantica della Commedia, la più stupefacente, luminosa, divina, ma anche la più ostica, la più lontana dal nostro mondo terreno. Il racconto di un viaggio in un luogo che è solo luce e suono, di un pellegrino che con Beatrice attraversa i cieli planetari fino alla Candida Rosa dei beati e alla visione di Dio. Come non perdersi in tanta bellezza? Come non farci travolgere dalle terzine tra le più alte ma anche tra le più complesse della storia della poesia di ogni tempo? Lasciandoci andare alla «dolce sinfonia di paradiso», ascoltandola con gli orecchi dell’anima e del cuore, non con quelli della ragione. Narrazione e musica permettono di compiere un viaggio grandioso, dove la ritmica degli endecasillabi di Dante è accompagnata dalla danza del liuto e del liuto e dalla grandiosità e dolcezza dell’organo, in una sinfonia di «tredicimila poliedri» a cui il poeta russo Osip Ėmil’evič Mandel’štam paragonava la Commedia, definendola «un organo di una potenza smisurata». Ingresso libero senza prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili
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